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Intervista a Luciano Violante: “Il Mezzogiorno ha bisogno di una nuova classe dirigente”

 In Rassegna stampa

Già magistrato e presidente della Commissione Antimafia, Luciano Violante ha rilasciato un’intervista esclusiva a Vocedinapoli.it dove ha parlato di giustizia e Mezzogiorno

Le origini di Luciano Violante sono davvero molto particolari. Nato in Etiopia in un campo di concentramento (dove la famiglia era stata internata per volontà degli inglesi), da padre giornalista e comunista, l’ex magistrato fu liberato insieme alla famiglia, alla fine della guerra nel 1943. Dopo circa 20 anni, nel 1966, Violante diventa Pm e nel 1970 ottiene la cattedra in diritto penale presso l’Università di Torino. La sua avventura politica inizia nel 1979, quando si iscrive al Partito Comunista e diventa subito deputato. In seguito, nel 1983 si dimette dalla magistratura e nel 1991 è alla Camera con il Partito Democratico della Sinistra. Diventa presidente della Commissione Parlamentare Antimafia nel 1992, carica che ricoprirà fino al 1994, ed ha presieduto la Camera dei Deputati dal 1996 al 2001. Attualmente è ancora deputato tra i banchi del Partito Democratico.

Luciano Violante si è sempre distinto per essere una voce fuori dal coro, oltre che a rappresentare una figura sempre pacata e distinta all’interno del panorama politico -giudiziario. Ha interpretato con sobrietà il ruolo di deputato, nonostante provenisse “dall’altra sponda” e cioè dal mondo della magistratura. È un garantista e si è sempre schierato in favore di una riforma della giustizia che prevedesse la separazione delle carriere. Inoltre, ha sempre predicato sia una netta separazione dei poteri (tra quello esecutivo e quello giudiziario), che una non influenza tra procure e il mondo dell’informazione.

In questa intervista esclusiva, che Vocedinapoli.it pubblica con la collaborazione di CosenzaPost.itLuciano Violante ha lasciato alcune dichiarazioni proprio in merito a questo affermando che “Ci sono degli intrecci molto stretti tra alcuni uffici giudiziari e i media e questi ultimi spesso abusano di alcune informazioni, rovinando la reputazione di persone che poi saranno, magari, dichiarate innocenti. Ad oggi è il conflitto politico ad essere senza regole ed usa la magistratura come arma. Credo ci sia bisogno di nuovi principi morali“.

Su un tema molto attuale e al centro delle polemiche, come il salto in politica che molti magistrati hanno fatto in passato e continuano a fare tutt’oggi, Violante ha dichiarato “Io nel 1979 sono stato eletto e quando ho capito che sarei stato molti anni in politica mi sono dimesso. Credo che il problema ci sia ma che la legge approvata ieri alla Camera vada nella direzione giusta è può essere intesa come una buona soluzione“.

Infine il Mezzogiorno, Violante è stato ospite presso l’Università di Cosenza per parlare della Costituzione “L’università – ha affermato il deputato del Pd – è il luogo dove vanno formate le nuove coscienze, il futuro. Soprattutto bisogna seminare qui per sviluppare una nuova classe dirigente di cui il Meridione ha bisogno, non solo dal punto di vista politico, ma anche sociale. Abbiamo una borghesia che è praticamente ‘morta’ e si è troppo adagiata rispetto al pubblico diventandone dipendente“.

Andrea Aversa con la collaborazione di Palma Serrao e di Ilaria Granata (riprese), entrambe della redazione di CosenzaPost.it

Fonte: Voce di Napoli

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