3.000 iscritti per salvare il Partito Radicale
📍 L’evento si terrà presso la Biblioteca Società Napoletana di Storia Patria, Castelnuovo [...]
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Filodiretto su Radio Radicale nell’ambito della trasmissione Divorziobreve.it a cura [...]
Si chiude una settimana ricca di eventi riguardanti la giustizia (in Italia e a Napoli), [...]
Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è una organizzazione nonviolenta gandhiana. Il suo simbolo è un ritratto del Mahatma Gandhi formato dalle parole “Partito Radicale” scritte in oltre 50 lingue. Nelle sue campagne, il PRNTT cerca di raggiungere, sensibilizzare e impegnare diversi settori politici, mobilitando i suoi iscritti in azioni nonviolente transnazionali che inducano le istituzioni nazionali e internazionali a rispettare le loro leggi e i loro principi. Il partito non partecipa con proprie liste a elezioni nazionali, regionali o locali.
Dal 1995 il Partito Radicale è registrato come Organizzazione non governativa (Ong) con statuto consultivo di categoria generale, presso il Consiglio economico e sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite. In questo quadro, il PRNTT ha consentito a numerose persone e organizzazioni attive per la democrazia e i diritti umani di essere rappresentate presso la commissione Diritti umani dell’Onu e di esporre in quella sede le loro istanze a diplomatici, media internazionali e altre Ong.
La nonviolenza è «un metodo di lotta politica che consiste nel rifiuto di ogni atto di violenza, in primo luogo contro i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, ma anche disobbedendo a determinati ordini militari (obiezione di coscienza) o altre norme e codici, articolando la propria azione in forme di disobbedienza, boicottaggio e non collaborazione (resistenza nonviolenta)» (Wikipedia).
Il Partito Radicale adotta tale metodo in tutte le sue battaglie. L’ascolto e il dialogo con i propri interlocutori rappresentano una prassi distintiva del Partito Radicale.
Come ci ha insegnato Marco Pannella le nostre idee e i nostri obiettivi non devono essere antagoniste, ma orientati da un atteggiamento propositivo e quindi mai contro, ma per qualcuno o qualcosa in cui crediamo.
“Ci sono troppe splendide cose che potremmo/potremo fare anche co
In uno scenario sempre più globale e interconnesso il Partito Radicale prima di altri ha compreso che per risolvere alcune questioni fondamentali per la vita del diritto e dei diritti civili, sociali e umani è necessario avere una visione olistica e transnazionale delle problematiche che caratterizzano le moderne democrazie “reali” occidentali.
È per queste ragioni che il modello organizzativo e le azioni politiche del Partito Radicale sono orientati da una visione che travalica i confini dei singoli Stati Nazione per governare le grandi questioni politiche e sociali del nostro tempo.
Il Partito Radicale è l’unica organizzazione politica a prevedere nel proprio Statuto la possibilità di avere una doppia tessera.
Se c’è condivisione di visione e di obiettivi le barriere ideologiche e le consuete contrapposizioni destra vs sinistra non devono minare il raggiungimento di fondamentali traguardi per l’affermazione dei diritti civili, sociali e umani. È necessario ragionare sulle singole issue politiche, ascoltare, dialogare, contaminarsi rafforzando la condivisione di obiettivi comuni al di là delle differenze partitiche.
Il Partito Radicale applica un metodo scientifico di riflessione, ricerca, analisi e verifica empirica sul campo per trovare e progettare proposte risolutive di avanguardia per migliorare le moderne democrazie e avviare un percorso comune verso lo Stato di diritto e l’affermazione dei Diritti Umani.
Per concretizzare questi obiettivi il Partito Radicale avvia azioni concrete nonviolente, transpartitiche e transnazionali per stabilire un continuo rapporto di interlocuzione e di dialogo con attori istituzionali nazionali e internazionali al fine di velocizzare e ampliare l’impatto delle proprie proposte e convincere, ovvero “vincere con” l’opinione pubblica.
Un esempio di questo approccio è rappresentato dalla campagna per la moratoria della Pena di Morte che ha permesso di dialogare e lavorare con il Governo italiano che nel 1994 su impulso del Partito Radicale e della sua associazione costituente Nessuno tocchi Caino presentò all’Assemblea Generale dell’ONU una proposta (approvata nel 1997) per una moratoria delle esecuzioni capitali, in vista della completa abolizione della pena di morte.
La durata è la forma delle cose. Dal 1955 ad oggi le visioni, il metodo e la tenacia del Partito Radicale hanno consentito di raggiungere importanti obiettivi per l’affermazione dei diritti civili, sociali e umani, non soltanto in Italia, ma in tutto il Mondo e di continuare a lottare avviando nuove campagne.
Un approfondimento di tutte le campagne passate, in corso e future del Partito Radicale è disponibile su www.partitoradicale.org
Oggi il Partito Radicale rischia di morire e con esso tutte le nuove importanti battaglie in corso per l’affermazione dei diritti umani fondamentali per una vera attuazione dei principi democratici e di libertà delle nostre società.
La mancanza di un vero sistema di informazione orientato dal principio enaudiano del “Conoscere per deliberare”, l’avanzare di movimenti nazionalisti-populisti e l’ostracismo delle moderne democrazie reali sempre più arroccate su posizioni oligarchiche di conservazione del potere, rappresentano ostacoli grossi per una piena affermazione dello Stato di diritto.
Iscriversi al Partito Radicale vuol dire ottenere un’assicurazione sulla propria vita e sulla vita del Diritto e poter contare su una organizzazione che si occupa a tempo pieno di garantire il rispetto degli attuali diritti e di quelli futuri per te, per i tuoi cari e per chi verrà dopo di noi.
Serve un gesto d’amore per continuare… #FalloVivere