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Assemblea degli iscritti al Partito Radicale, a Milano il punto sulla situazione

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3000 iscritti entro il 31 dicembre, un obiettivo difficile ma non impossibile. E poi, gli Stati Uniti d’Europa, la giustizia e il diritto alla conoscenza

Il Partito Radicale rischia la chiusura ma i radicali “pannelliani” sono duri a morire. Sabato 25 marzo si è tenuta a Milano l’assemblea nazionale, in cui la presidenza ha comunicato agli iscritti al partito, qual è lo scenario rispetto gli obiettivi indicati dalla mozione di Rebibbia.

Una bella giornata di dibattito e confronto in cui hanno spiccato gli interventi di Roberto Cannavò (ergastolano di Opera), del Direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano e di Maryan Ismail e Layla Yousuf, due donne musulmane e di origine somala. Una presenza, la loro, che esprime con forza il valore del Partito Radicale rispetto alla storica battaglia per una giustizia giusta e il connotato transnazionale del partito stesso.

Inoltre, l’assemblea è avvenuta nel giorno in cui a Roma si è commemorato il 60° anniversario della firma dei trattati europei. Un’occasione per i radicali di definire l’evento come “Il funerale dell’Europa“, la cui unica salvezza è rappresentata solo da una vera e propria unione federale.

Nel frattempo sono stati ufficialmente mostrati agli iscritti i 3 video spot realizzati da Ambrogio Crespi, con la collaborazione del fratello Luigi, che segnano la partenza del piano di comunicazione del partito che ha lo scopo di rafforzare la campagna di iscrizioni.

L’appuntamento adesso è il 16 aprile a Roma per la marcia di Pasqua. Un giorno importante e pieno di significati, anche perché il 31 dicembre non è poi molto lontano. Ma i radicali hanno la pelle dura e Marco Pannella, prima di andare via, glielo ha detto: “Non mollate!” .

Andrea Aversa

Fonte Video: Radio Radicale

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